venerdì 26 marzo 2010

ACCAM "el brusadané"

di Giuseppe Marazzini
26.03.2010


Un grazie di cuore al Consiglio comunale di Vanzaghello che nella seduta di giovedì 18 u.s. ha respinto le richieste del Consiglio di amministrazione dell'ACCAM (vedi delibera sul sito di AltoMilaneseinRete). E' stato sufficiente fare un attento esame della situazione per decidere di "non potersi impegnare a concedere garanzia fidejussoria pur nei limiti della quota rapportata alla propria percentuale di partecipazione azionaria nella società ACCAM SpA". Infine sono da deprecare le modalità con cui avvengono le sedute dell'assemblea degli azionisti. Anche nella seduta ACCAM di venerdì 19 marzo è stata impedita la presenza della stampa e dei cittadini. Solo due membri dell'assemblea, tra cui il Sindaco di Vanzaghello, hanno votato a favore della trasparenza della seduta. Questo modo di agire non ha niente a che vedere con la funzionalità dei lavori e la dice lunga sulle tante parole che quasi tutti i nostri politici sprecano, quando parlano di trasparenza e partecipazione dei cittadini.

per ingrandire cliccare sull'immagine
Il "disegno appello” dei bambini di Taranto inviato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "Aiutaci a non ammalarci di cancro", rappresenta molto bene anche la condizione del nostro territorio, un territorio con un'aria terribilmente compromessa da una enorme emissione di polveri sottili. Le malattie all'apparato respiratorio sono in costante aumento e sono in aumento anche il numero dei morti a causa del cosidetto "smog". Fermiamo la politica che ha scelto, per risolvere la questione dei rifiuti, la strada dei "cancrovalorizzatori".

mercoledì 17 marzo 2010

Un passo verso la “shock economy”

di Giuseppe Marazzini
17.03.2010


In questi giorni in Consiglio Comunale si sta discutendo il bilancio di previsione 2010. La prossima, ed ultima, seduta è prevista per giovedì 18 p.v. alle ore 20.30.
Questo bilancio è condizionato dal rispetto del patto di stabilità – una formula contabile per controllare l’indebitamento degli enti locali – : è così ormai dalla fine degli anni ‘90.

Nel corso degli anni tutto ciò è diventato un meccanismo (saldamente in mano al Governo) talmente perverso e confusionario che di fatto ha bloccato l’autonomia finanziaria dei Comuni cosiddetti “virtuosi”, cioè quei Comuni che non si sono indebitati oltre i parametri previsti dal patto. Legnano è tra questi, ma ciò non può giustificare l’Amministrazione legnanese, che ha presentato un bilancio previsionale non suscettibile di modifiche od integrazioni.

I tre pilastri sui quali si basa tutta l’operazione contabile prevista dalla giunta Vitali per rispettare il patto di stabilità nel 2010 e negli anni 2011-2012 sono i proventi derivanti dalla vendita dei beni pubblici (cartolarizzazione), degli oneri di urbanizzazione (permessi per costruire) e della trasformazione dei diritti di superficie in diritti proprietà (concessione di terreni per 99 anni per edilizia popolare e convenzionata).

Salvo per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione (in ribasso, tra l’altro), le altre voci sono più virtuali che reali: finora le aste per la vendita dei beni pubblici non hanno portato agli introiti preventivati e la vendita dei diritti di proprietà, non essendo obbligatoria l’acquisizione, non sortirà grandi introiti.

Se il quadro generale non cambia, o se non si riuscirà a cambiarlo, saranno guai seri per i futuri bilanci, e i guai, di solito, vengono scaricati sui cittadini onesti che pagano le tasse veramente e sui bilanci familiari. Aumenterà il costo dei servizi, essi verranno privatizzati o potranno scomparire, in particolare quelli dedicati alla persona.

Cambiare le regole non sarà facile, ma intanto i cittadini possono mandare un segnale, perché non mettere a riposo Tremonti e Berlusconi?
Nella seduta del 12.3 u.s., i consiglieri dei gruppi di minoranza hanno presentato diversi ordini del giorno e, visto come si sono svolti i lavori, non è facile esprimere un parere giudizioso nei confronti della maggioranza che “governa” la nostra città.

Nella forma: il numero legale che ha permesso l’inizio dei lavori del Consiglio è stato garantito dai Consiglieri di minoranza e così è stato fino alle 20 – il Consiglio era stato convocato per le 18. È pur vero che nella conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari i Presidenti della minoranza avevano dato la loro parola che i propri gruppi non avrebbero lasciato l’aula a fronte di qualche assenza, ma le troppe assenze dell’altra sera sono state un atto irriverente nei confronti del Consiglio Comunale.

È noto che esistono tensioni all’interno della maggioranza, in particolare nel PdL, ma ciò non è un valido motivo per mettere in difficoltà i lavori del Consiglio.
Forse c’è qualcuno che ritiene che alla minoranza venga concesso troppo spazio: quindi perché perdere tempo con i loro ordini del giorno?
Parafrasando un antico proverbio: scottàti una volta, non ci scotta più la seconda.
Perciò la maggioranza garantisca il numero legale, altrimenti d’ora in poi si esce dall’aula.

Nella sostanza: con gli emendamenti e gli odg presentati dalla minoranza, controfirmati da tutti i Presidenti dei rispettivi gruppi – in tutto 32 documenti, quasi tutti bocciati – di cui ne sono stati votati solo 6, si volevano introdurre elementi di maggior garanzia per le fasce più deboli e più in difficoltà, senza pur tuttavia mettere in pericolo il rispetto del patto di stabilità.

Ordini del giorno votati all’unanimità:
* Odg. presentato da Sinistra ed ecologisti legnanesi inerente alla linee guida riguardanti l’installazione di ripetitori per la telefonia cellulare nel comune di Legnano;
* Odg. presentato da Sinistra ed ecologisti legnanesi inerente ad ampliamento dell’esistente o costruzione di una nuova scuola materna nel rione S. Paolo;
* Odg. presentato da Insieme per Legnano inerente alla tempestiva assegnazione alloggi comunali (con una sostanziale modifica richiesta dalla maggioranza);
* Odg. presentato dal PD inerente ad un biglietto unico sulle linee di trasporto pubblico per l’area dell’Alto Milanese;
* Odg. presentato dal PD inerente ai lavori di completamento dello svincolo di Origgio Ovest;
* Odg. presentato dal PD inerente al potenziamento della illuminazione pubblica nei giardini pubblici e nei luoghi a rischio.

Purtroppo l’emendamento presentato dalle minoranze riguardante l’aumento da 100.000 a 150.000 euro, da destinare al fondo per soggetti colpiti da crisi economica, è stato bocciato.

giovedì 4 marzo 2010

"E' bene che i cittadini legnanesi sappino perchè aumenterà la tassa sui rifiuti"

"Anche il comune di Legnano ha votato il cambio delle regole sulla fideiussione, quasi un voto bipartisan. Con la maggioranza hanno votato il gruppo consiliare del PD ed Insieme per Legnano, mentre si è astenuto il gruppo IDV, contrario il gruppo della Sinistra ed Ecologisti Legnanesi. E' bene che i legnanesi sappino su chi ricadrà la responsabilità dell'aumento dei costi per lo smaltimento dei rifiuti".
Giuseppe Marazzini
04.03.2010


Ciao a tutti,
in questo post cercherò di parlarvi della fideiussione e del contratto di cessione del Diritto di Superficie, che il comune di Busto Arsizio andrà a deliberare l'11 Marzo 2010.

Dopo aver analizzato i testi consegnati in commissione opere pubbliche l'1 Marzo 2010, e dopo aver assistito alla spiegazione dell'Ass. Castiglioni, dell'Accordo quadro Regione Provincia e Comune su Accam spa, possiamo trarre le seguenti osservazioni e conclusioni.

Andiamo ad Osservare per prima cosa Il piano di Finanziamento che il "Pool" di banche, sconosciute a noi pubblico fuori dai giochi, ha proposto ad Accam Spa:
Il Finanziamento si compone di 2 linee di finanziamento:
1. "Linea Lavori" da 33 Mln € da restituire dal 2014 al 2020, in 13 rate semestrali, con un interesse variabile composto da Euribor a 6 mesi (360) + 2.1% di spread.
2. "Linea IVA" ovvero le tasse da pagare allo stato, da 8 Mln € da restituire in una unica soluzione alla scadenza finale, sempre con un tasso variabile da Euribor a 3 mesi (360) + 1.35% di spread.

il Piano di ammortamento è cosi suddiviso:
· 2014: 10% di capitale + Interessi
· 2015: 17.5% di capitale + Interessi
· 2016: 17.5% di capitale + Interessi
· 2017: 17.5% di capitale + Interessi
· 2018: 17.5% di capitale + Interessi
· 2019: 18% di capitale + Interessi
· 2020: 2% di capitale + Interessi

A garanzia del finanziamento, siccome Accam spa, è una municipalizzata composta da partecipazioni azionarie di 27 comuni soci, le banche hanno chiesto 2 cose:
1. Fideiussione per la "Linea Lavori" di almeno il 90% dei soci, da dividere a seconda della % di azionariato
2. L'ipoteca di 1° grado sul diritto di superficie al sito dell'impianto rilasciata da Accam spa.

La possibilità di concedere una fideiussione è stata affrontata dai segretari comunali dei comuni soci, che hanno trovato una scappatoia, approvando una delibera di modifica del regolamento comunale (vedi Busto e Marnate), che permette ai comuni di concedere una Fideiussione a una partecipata e che non rientri nel patto di stabilità.

In commissione il Comune di Busto Arsizio, nel documento da come motivazione dell'accettazione, la possibilità che in questo modo Accam spa possa fare il revamping per rendere autonoma sullo smaltimento la Provincia di Varese (in contraddizione rispetto alle osservazione dell'Arpa al piano rifiuti), e per Scongiurare una Eventuale "Emergenza Rifiuti".

L'ipoteca del diritto di superficie, Accam spa non può darla, fino a quando il Comune di Busto Arsizio non gli concede tale diritto (e non tutti sono favorevoli). Per poterlo fare occorre mettere mano alla Convenzione di Locazione stipulata nel 2006 e sostituirla con un "Contratto di Superficie".

Tale contratto prevede che Busto Arsizio:
1. conceda a titolo oneroso questo diritto ad Accam spa, solo se esso si attiene agli scopi di tale cessione

2. assicuri la legittima proprietà dei terreni e il loro uso fino alla data di termine del Contratto, 31/12/2025. Alla scadenza Accam spa deve restituire i terreni bonificati dalle sostanza Tossiche e da eventuali altri danni o modificazioni

3. Conceda la possibilità di costituire in favore delle Banche Finanziatrici un'ipoteca sul diritto di Superficie
Mentre Accam spa dovrà:
1. Effettuare il Revamping dell'impianto
2. Effettuare una pulizia delle strade
3. Effettuare un monitoraggio continuo visualizzando con un maxischermo le emissioni che l'impianto emette quotidianamente (tanto per sapere di che morte morire)

4. Incentivare la riduzione dei Rifiuti, incentivando il riciclo e il recupero di materia prima seconda (una cosa impossibile da mantenere se sopravvive del contrario), per arrivare nel bacino Accam ad una differenziata del 64%

5. Mettere a Disposizione dei comuni la disponibilità alla progettazione di stazioni di compattazione dei rifiuti

6. Modificare lo statuto per accogliere i rifiuti provenienti dai comuni non soci, per un massimo consentito di 400 t/g (come da autorizzazione AIA)

7. Impegnarsi entro il 2019 a studiare nuovi impianti di smaltimento, tecnologicamente avanzati, e di trovare una nuova collocazione di tali impianti. (questo punto sembra bello ma in realtà non è nulla di innovativo in quanto usa ancora il termine "Smaltimento"e non parla di "Recupero di Materia Prima Seconda").

Tutto questo dall'Accordo quadro, al diritto di Superficie, è una bella patata bollente. Il finanziamento e la fideiussione sembra un piano voluto per poter permettere a un colosso esterno privato di rilevare in seguito il Debito di Accam spa, lasciando le amministrazione senza poteri. Inoltre La regione si è impegnata nel garantire il finanziamento dell'impianto di Teleriscaldamento, che legherà Accam al territorio per non si sa quanti anni ancora.

Dobbiamo lottare e farci sentire

loro non molleranno mai.. noi neppure (ma gli conviene?)

Stay Tuned